Il figlio del “Patriarca Carlo”, Andrea, generò Lorenzo, padre di Andrea (Benedetto) 1880-1955 e di (Carlo) Benedetto 1886-1956.
Erano detti “Banca” perché sia Lorenzo, detto Encio, che i suoi figli Andrea e Benedetto (Benèto Banca) prestavano soldi ai parenti e ai conoscenti.
Benèto era l’unico rimasto ad abitare nelle case di Roer, avendo acquistato ben quattro “fuochi”, già delle case dei Carli; aveva sposato Amalia de Bortolon (v. Lorenzin) ed ebbe quattro figlie.
Nella stessa schiera di case era rimasta un’altra famiglia dei Carli: quella di Bortolo, detto “Bortolsec”, che era figlio di Carlo, nipote del “Patriarca”.
Il fratello maggiore di Bèneto, Andrea, nel 1923 era emigrato a Campobernardo, in comune di Salgareda.
I suoi figli Emilio, Nicola e Giovanna ebbero numerosa discendenza e i Banca di Salgareda, Noventa e paesi vicini, formarono un nucleo molto consistente di agricoltori, artigiani e imprenditori.
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