In principio… era Carlo, figlio di Angelo e di Basso Antonia, nato e morto a Possagno (1787-1871). La famiglia viene definita dall’anagrafe comunale “fornasieri possidenti”.
Da lui i discendenti presero il nome di “Carli”; il soprannome “Ovi” restò ai discendenti della famiglia del nipote antonio, detto “Toni Grando”, che fu presidente dell’Opera Pia Dotazione del Tempio e vicesindaco di Possagno.
L’attività di fornasieri restò al ramo degli “Urbani”, che costruirono una delle prime fornaci a ciclo continuo tipo “Hoffman” (1907?), sostituendo il primitivo fornesot.
Carlo, detto anche il “Patriarca Carlo”, ebbe – secondo il ricordo tramandato in famiglia – un funerale con numerosissima partecipazione: si diceva che la croce, che dava inizio al corteo funebre, fosse al “pont a medo” (sul torrente che scende da Carcoselle, lungo la strada del Molinetto) mentre non “era ancora stato levato il morto” a Roèr.
I Carli abitavano a Rover, nelle case che in lunga fila vanno verso il Colmello dei Paetòt.
Abitano ancora a Possagno e dintorni alcuni discendenti dei nipoti del “Patriarca”: Urbano, Carlo e Antonio.
I Banca e i Costamalan sono discendenti del ceppo dei “Carli”.
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