Possagno è un comune di 2.034 abitanti della provincia di Treviso, nascosto fra il Pareton e il Monte Palon. Possagno si distingue dai paesi limitrofi per due motivi, uno storico, l'aver visto i natali dello scultore Antonio Canova, e uno economico, dato dalle industrie di laterizi presenti. La parola "Possagno" deriva dall'unione di poss e agno, ossia pozza dell'agnello. Infatti Possagno è ancor oggi luogo di transumanza per le greggi che due volte l'anno pascolano nei prati vicini al centro cittadino. Possagno non ha avuto particolari motivi di distinzione fino alla fine del XVIII secolo, periodo storico del quale Antonio Canova è il più celebre scultore europeo. I più tangibili ricordi che il paese nutre di questo artista sono costituiti dal Tempio canoviano, una chiesa progettata dallo scultore ispiratosi al Pantheon di Roma, e dalla Gipsoteca canoviana, raccolta di calchi e gessi presso la casa dell'artista. La storia giunge alle pagine più tristi durante le guerre mondiali, quando la linea italiana era nei pressi di Possagno. Fino ad oggi sono rinvenuti residui bellici nelle montagne vicine (spesso con l'ausilio di metal detector) e le trincee sono da poco state rese visitabili dai turisti. Durante la ricostruzione nazionale anche Possagno ha avuto un suo ruolo: nel comune nascono le fornaci che, sfruttando la creta delle colline vicine, riescono a produrre laterizi per tutta Italia, esportando l'80% della loro produzione. Con le fornaci arrivano le risorse economiche, ma Possagno non perde la sua identità di piccolo paese di campagna, in cui ogni piccola contrada ha la sua chiesetta. È in questo periodo, stimolati dal Monsignor GB. Sartori-Canova (1775-1858, vescovo di Mindo e fratellastro del più celebre Antonio di cui ereditò un consistente patrimonio), che i padri Cavanis fondano il loro collegio in Possagno. Destinato inizialmente ai bambini poveri, ad oggi il collegio (che ha mantenuto questa denominazione nonostante gli interni siano più unici che rari) conta elementari, medie e quattro tipi diversi di superiori ed è uno degli istituti più importanti della zona. Dal punto di vista geografico Possagno si trova circondato dai monti a nord e a sud, mentre nelle altre due direzioni si apre verso i paesi di Cavaso del Tomba e Paderno del Grappa (località Fietta). Si tratta di un piccolo agglomerato di case immerse nel verde in cui spicca il Tempio, posto in alto rispetto al resto del paese e l'imponente complesso degli istituti Cavanis. Nonostante il comune si estenda fino alla cima dei monti a nord e a sud, tutto il paese è disegnato attorno alle due strade che lo attraversano da est ad ovest, lasciando il fianco del monte Pallone (a nord) ricoperto dalla vegetazione, mentre quello del Pareton (a sud) mostra le conseguenze dell'attività estrattiva della creta dalle sue pendici. Dal punto di vista turistico Possagno offre, oltre all'imponente Tempio Canoviano, il museo-gipsoteca dedicato allo scultore e costruito attorno alla sua casa natale, in cui sono conservati vari bozzetti e gessi delle sue celebri opere oltre a molti suoi quadri. L'ampliamento della gipsoteca fu realizzato dall'architetto Carlo Scarpa. Per gli appassionati di montagna le pendici dei monti che si affacciano su Possagno possono offrire motivi di interesse. Percorrendo pochi chilometri si può inoltre arrivare alle cittadine di Asolo e Bassano del Grappa, o visitare la cima dei monti Grappa, Palon e Tomba, luoghi frequentati dagli sportivi del deltaplano e del parapendio. I mezzi pubblici nella zona sono esclusivamente su gomma (autobus di linea). Le stazioni ferroviarie dotate di servizio di biglietteria più prossime sono infatti situate a Bassano del Grappa, Castelfranco Veneto e Montebelluna. |